29 agosto 2013

Qual è la modalità di apprendimento più adatta?

Prima di imparare una nuova lingua, è prioritario sapere qual è la modalità di apprendimento più adatta alla propria persona. È importante per la selezione del materiale di studio. Si rifletta brevemente sul modo preferito di apprendimento a scuola e su cosa abbia suscitato maggior interesse.

In questa sede presentiamo quattro modalità di apprendimento Abbiamo l’apprendimento uditivo, usato da chi memorizza al meglio le informazioni quando vengono ascoltate. In questo caso, per un più efficace apprendimento, è preferibile ascoltare il materiale di studio e ripeterlo a voce, nonché svolgere esercizi orali. Se si preferisce invece imparare attraverso giochi ed utilizzazioni pratiche ed un confronto con il materiale di studio, e se si ricordano meglio le parole discusse verbalmente, allora significa che si propende per un apprendimento comunicativo e si desidera applicare subito ciò che si è appreso.

Se invece le informazioni rimangono meglio memorizzate dopo averle lette, allora lo strumento migliore è l’apprendimento visivo. In questo caso vengono memorizzati più efficacemente i contenuti appresi attraverso impressioni visive (parole, linee, forme, colori, eccetera). Il “tipo visivo”, per apprendere la lezione, la scrive e/o visualizza la pagina del libro, in modo tale che quando la ripete è come se leggesse mentalmente le singole frasi, e predilige gli esercizi scritti. C’è, invece, chi tende invece alla sistematizzazione ed alla astrazione, e prima di usare praticamente la lingua si confronta per prima cosa con la grammatica. Definiamo questo approccio apprendimento analitico.

Ci si riconosce in qualcuna di queste modalità di apprendimento? Ovviamente si possono avere in sé anche un mix di tutte e quattro le componenti. In ogni modo, i nostri corsi di lingua offrono esercizi adatti per ogni modalità di apprendimento, così da poter imparare più facilmente ed efficacemente.

27 agosto 2013

Racconto di viaggio di Federica N.

Ho iniziato a viaggiare all’estero per la prima volta in Grecia, dove, grazie ai miei studi classici, quell’alfabeto e alcune parole mi erano familiari e mi consentivano di orientarmi tra le strade e nella metro di Atene. L’estate successiva ero invece in Spagna. 

Tutti pensano che lo spagnolo sia una lingua molto simile all’italiano, che basti aggiungere a tutto una “s” per farsi capire; niente di più falso! E lo sperimentai da me. Atterrata all’aeroporto di Malaga, subito mi imbattei in indicazioni quali “salida” (che vuol dire uscita) e io mi domandavo dove portassero quelle “salite”. Dopo quel viaggio e le disavventure che ebbi, mi venne voglia di studiare lo spagnolo e ora lo parlo a livello medio-alto. Purtroppo, anche se l’inglese è una lingua internazionale, non tutti lo parlano e conoscere qualche parola nella lingua locale, è sempre un vantaggio. 

I miei problemi, iniziarono in aeroporto, quando persero la mia valigia. Recuperato il bagaglio, qualche giorno dopo, si presentò un altro problema: mentre ero sulla spiaggia, mi rubarono il mio zainetto con soldi e documenti. Fui costretta a  sporgere denuncia e mi fecero firmare dei documenti in spagnolo. Per fortuna, almeno il mio documento di identità fu ritrovato, ma i ladri avevano trattenuto il denaro. Quell’estate era caldissima e le mie disavventure non erano finite lì. Ebbi problemi di salute, per fortuna non così gravi da richiedere l’intervento di un medico, ma anche in quel caso, saper dire come ci si sente o capire che tipo di farmaco chiedere, può evitarci spiacevoli contrattempi.
La conclusione di questo racconto è che la mia vacanza fu un incubo e qualcuno si starà di sicuro domandando se ho ancora voglia di viaggiare. Ebbene, la mia risposta è si! Amo viaggiare, appena ne ho la possibilità, colgo l’occasione per farlo. Dopo quell’episodio sono tornata in Spagna molte altre volte,  parlando però lo spagnolo, una lingua che mi ha dato delle soddisfazioni anche nel lavoro.

26 agosto 2013

8 Consigli per imparare una lingua straniera

Imparare una lingua straniera è un’esperienza divertente. All’inizio l’interesse è grande, ma col tempo talvolta l’apprendimento diventa una fatica. Pero ci sono alcune cose che puoi fare per facilitare l’allenamento e per imparare con gioia. Abbiamo otto consigli per creare la strategia giusta.

  1. Non avere paura
    La prima cosa da dire non devi mai avere paura se trovi difficoltà a memorizzare o a parlare una lingua straniera. Commettere degli errori rientra in ogni processo di apprendimento. Non devi essere perfetto dall’inizio e neanche alla fine. Cerca di imparare alcune frasi da utilizzare in una conversazione: Come si dice xx? o Cosa significa xx? o Come si pronuncia xx? Queste ed altre domande del genere possono aiutarti quando cerchi di esprimerti in una lingua straniera.

  2. Trova un madrelingua
    Il modo migliore per imparare una lingua è parlare o scrivere con un madrelingua. Trova qualcuno per imparare a vicenda. Una breve conversazione attraverso un programma di messaggistica istantanea o via mail ti aiuta a tenere allenata la lingua che vuoi imparare. È in oltre apprendi facilmente nuove cose sulla cultura, dei costumi e del comportamento dell’altro paese.

  3. Pratica con musica e film
    Si apprende meglio ciò che è pratico, utile e reale. Le canzoni sono un grande aiuto per l’apprendimento della lingua. Trova i testi delle canzoni nella lingua che vuoi imparare. Cerca di memorizzare le parole e canta. Questo ti aiuterà tantissimo a ricordare nuove espressioni, ma anche la grammatica. O guarda dei film con o senza sottotitoli. Cerca di trovare uno dei tuoi film preferiti nella lingua che vuoi imparare.

  4. Leggi libri, riviste o fumetti
    Leggi dei libri, fumetti, la cronaca o articoli scritti nella lingua che vuoi imparare. Comincia con un testo facile cosi avrai ben presto un successo. Procurati un buon dizionario e appuntati le parole che non conosci mentre leggi. All’inizio sarà difficile, non pensare di poter comprendere ogni singola parola o frase. Pian piano ti renderai conto che il tuo vocabolario inizierà ad arricchirsi. I Suoi dati non saranno ceduti a terzi.

  5. Sceglie il tuo materiale
    Cerca di utilizzare sempre materiale stimolante. Ciò che interessa è più facile da memorizzare. Cerca tra i materiali e le attività quelli che maggiormente ti interessano, per esempio lettura di biografie di personaggi da te ammirati. Se ti piacciono argomenti come la cucina, lo sport o la natura, scegli ciò che ti interessa, perché non ti annoierà e sarai motivato a capire.

  6. Non esagerare
    Le lingue sono un po’ come lo sport: per avere successo bisogna allenarsi con continuità. Un po’ tutti i giorni è meglio che molto ogni tanto. La costanza è fondamentale per l’apprendimento delle lingue straniere. Quindici minuti ogni giorno per non dimenticare. Così rinforzi la memoria. Se rivedi un argomento entro 24 ore, attivi la memoria a lungo termine piuttosto che quella a breve.

  7. Apri gli occhi
    Ciò che si vede si memorizza più facilmente. Cerca di fare schemi visivi, magari colorati, per comprendere meglio e memorizzare anche attraverso la memoria visiva.

  8. Non dimenticare l’ottimismo
    Devi essere ottimista, fiducioso. L’ottimismo non costa niente. Un atteggiamento vincente è di grande aiuto per lo studio delle lingue straniere.

12 settembre 2012

Vacanze 2.0 in Giordania


Quest anno, stufo delle solite vacanze vai-vedi-torni tutto incluso, ho deciso di lanciarmi in una nuova esperienza e provare le vacanze 2.0, ovvero le vacanze sociali.
 
Per quelli che ne sono all'oscuro, su internet sono presenti diverse possibilità che permettono di scoprire il mondo senza bisogno di sborsare ingenti quantità di denaro. Come? semplicissimo… facendosi ospitare dalla gente del posto.

Il 15 luglio inizia quindi la mia prima esperienza di WWOOFing; in parole semplici, lavoro qualche ora al giorno e in cambio ricevo vitto e alloggio gratuito.

La Giordania è un paese straordinariamente interessante e la popolazione è una delle più cordiali al mondo.
Arrivo ad Amman una domenica notte, riposo in aeroporto e alle 7 di mattina di nuovo in volo verso Aqaba. In 40 minuti di volo ho attraversato tutta la nazione, gli occhi incollati al finestrino per godermi il magnifico paesaggio che mi si presentava davanti.

All'aeroporto vengo accolto da un tassista che mi accompagna al paesino di Rum, alle porte dello straordinario deserto del Wadi Rum.
Il mio compito? Assistere e aiutare un gruppo di beduini nella gestione del loro accampamento nel deserto. Pulire le tende, aiutare in cucina e sopratutto essere a disposizione dei turisti che arrivano la sera e ripartono al mattino.
Per una persona che vive in città la vita nel deserto è qualcosa di straordinario ma nello stesso tempo sconcertante. Silenzio assoluto, le notti sono rischiarate dalle miriadi di stelle, pace assoluta.
Con il mio responsabile mi esprimo in inglese, con i turisti, a dipendenza della loro lingua, ne approfitto per parlare francese, tedesco, italiano e anche qualche parola di spagnolo.
Più interessante però è il fatto di potermi esprimere, anche se solo per qualche discorso di base, in arabo.

Qualche mese fa ho fatto un viaggio in libano e ho acquistato, proprio da voi (imparare-lingue.eu), il corso di libanese. Grazie al vostro prodotto e all'aiuto di un mio amico che ha vissuto un anno in Libano, ho potuto, non solo scambiare qualche chiacchiera con i beduini (non tutti infatti parlano inglese), ma sopratutto entrare nella loro vita di tutti i giorni.
Il dialetto libanese è perfettamente capito in Giordania (come pure in Siria e in altri paesi del medio oriente). E se non ci si capiva parlando, la comunicazione diventava gestuale.

Da subito sono stato invitato a cena nelle case dei beduini, ho imparato a conoscerne usanze e costumi, tradizioni, pensieri,… Anche se in un modo goffo ho potuto vivere la vera vita da beduino e non solo quella vita apparente che i turisti sperimentano per una notte o due. Inutile dire che quest'estate ho proprio approfittato a pieno delle mie vacanze!

Grazie a Vanni B. per la sua storia.