27 agosto 2013

Racconto di viaggio di Federica N.

Ho iniziato a viaggiare all’estero per la prima volta in Grecia, dove, grazie ai miei studi classici, quell’alfabeto e alcune parole mi erano familiari e mi consentivano di orientarmi tra le strade e nella metro di Atene. L’estate successiva ero invece in Spagna. 

Tutti pensano che lo spagnolo sia una lingua molto simile all’italiano, che basti aggiungere a tutto una “s” per farsi capire; niente di più falso! E lo sperimentai da me. Atterrata all’aeroporto di Malaga, subito mi imbattei in indicazioni quali “salida” (che vuol dire uscita) e io mi domandavo dove portassero quelle “salite”. Dopo quel viaggio e le disavventure che ebbi, mi venne voglia di studiare lo spagnolo e ora lo parlo a livello medio-alto. Purtroppo, anche se l’inglese è una lingua internazionale, non tutti lo parlano e conoscere qualche parola nella lingua locale, è sempre un vantaggio. 

I miei problemi, iniziarono in aeroporto, quando persero la mia valigia. Recuperato il bagaglio, qualche giorno dopo, si presentò un altro problema: mentre ero sulla spiaggia, mi rubarono il mio zainetto con soldi e documenti. Fui costretta a  sporgere denuncia e mi fecero firmare dei documenti in spagnolo. Per fortuna, almeno il mio documento di identità fu ritrovato, ma i ladri avevano trattenuto il denaro. Quell’estate era caldissima e le mie disavventure non erano finite lì. Ebbi problemi di salute, per fortuna non così gravi da richiedere l’intervento di un medico, ma anche in quel caso, saper dire come ci si sente o capire che tipo di farmaco chiedere, può evitarci spiacevoli contrattempi.
La conclusione di questo racconto è che la mia vacanza fu un incubo e qualcuno si starà di sicuro domandando se ho ancora voglia di viaggiare. Ebbene, la mia risposta è si! Amo viaggiare, appena ne ho la possibilità, colgo l’occasione per farlo. Dopo quell’episodio sono tornata in Spagna molte altre volte,  parlando però lo spagnolo, una lingua che mi ha dato delle soddisfazioni anche nel lavoro.

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